Anno LXIII (2023) – Alice Tavilla, “«Solo dirò, che fui ben fortunato di essere, come collaboratore, compagno di sventura del maestro dei maestri»: il contributo di Giovanni Pacini a Matilde di Shabran”
Il saggio di Alice Tavilla esamina il contributo di Giovanni Pacini alla composizione di Matilde di Shabran di Rossini, analizzando il suo ruolo nella scrittura di alcuni numeri del secondo atto. Attraverso uno studio filologico dei manoscritti, l’autrice mette in discussione la versione tradizionale della collaborazione tra i due compositori, rivelando nuove prospettive sulle modalità di creazione dell’opera. Un’indagine essenziale per studiosi di Rossini e della prassi compositiva del primo Ottocento.
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Nel saggio «Solo dirò, che fui ben fortunato di essere, come collaboratore, compagno di sventura del maestro dei maestri»: il contributo di Giovanni Pacini a Matilde di Shabran, Alice Tavilla analizza il rapporto tra Gioachino Rossini e Giovanni Pacini nel contesto della creazione di Matilde di Shabran (1821). Secondo le fonti storiografiche, Rossini, in ritardo sulla composizione, avrebbe chiesto a Pacini di scrivere tre numeri del secondo atto: l’Introduzione Settecento ottanta mila, il Terzetto Padre… Figlio… e il Duetto No, Matilde non morrai.
Tuttavia, l’analisi filologica dei manoscritti solleva dubbi sulla reale portata di questo contributo. Tavilla ricostruisce le testimonianze storiche, confrontando le dichiarazioni di Francesco Regli, Jacopo Ferretti e lo stesso Pacini, per evidenziare incongruenze e ambiguità. Inoltre, lo studio delle fonti musicali suggerisce che l’effettivo apporto di Pacini potrebbe essere stato diverso da quello tramandato dalla storiografia, con implicazioni significative sulla comprensione del processo creativo dell’opera.
Caratteristiche del capitolo:
- Analisi del contributo di Pacini alla composizione di Matilde di Shabran
- Studio filologico delle fonti manoscritte
- Confronto tra le versioni dell’opera e il ruolo della collaborazione tra compositori
- Approfondimento sulle dinamiche creative e produttive nel teatro musicale ottocentesco
Un contributo imprescindibile per studiosi di Rossini, musicologi e appassionati di opera lirica, che desiderano approfondire il processo compositivo di Matilde di Shabran e il rapporto tra due dei più importanti compositori dell’epoca.
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